REDDITO DI CITTADINANZA: AGEVOLAZIONE PER CHI ASSUME

 

Sgravi contributivi per le imprese

 

Nella Gazzetta Ufficiale 29.03.2019, n. 75 viene pubblicato il testo del D.L. 28.01.2019, n. 4 coordinato con la legge di conversione, che introduce disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni. La norma introduce, al Capo I, il reddito di cittadinanza quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro a garanzia del diritto del lavoro, di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale.

 

Il decreto legge introduce una nuovo incentivo all’occupazione, prevedendo la possibilità per le aziende di ricevere agevolazioni contributive in caso di assunzione di soggetti titolari di reddito di cittadinanza. La misura dello sgravio varia in base alle modalità di assunzione.

 

Assunzione agevolate

Tra le disposizioni normative trova spazio, allart. 8, un nuovo incentivo per i datori di lavoro che assumono a tempo pieno e indeterminato (anche con contratto di apprendistato) soggetti beneficiari del reddito di cittadinanza. Nello specifico il datore di lavoro privato che comunica alla piattaforma digitale dedicata al reddito di cittadinanza (Rdc) la disponibilità di posti vacanti e che, quindi, proceda allassunzione, potrà beneficiare dellesonero dal versamento dei contributi presidenziali e assistenziali a carico del datore di lavoro per un importo mensile nel limite del Rdc percepito dal lavoratore per un periodo pari alla differenza tra 18 mensilità e le mensilità già godute dal beneficiario stesso e, comunque per un importo non superiore a 780 euro mensili per un periodo non inferiore a 5 mensilità. In pratica il datore di lavoro avrà sempre diritto a un esonero contributivo di almeno 3.900 euro se la durata del rapporto è di 5 mesi.

Il legislatore precisa che in caso di licenziamento del beneficiario di Rdc effettuato nei 36 mesi successivi allassunzione, il datore di lavoro sarà tenuto alla restituzione dellintero incentivo fruito maggiorato delle sanzioni civili previste.

Se il beneficiario ha stipulato un Patto di formazione con gli enti accreditati ed in seguito a ciò trova un posto di lavoro, limporto dellesonero di cui sopra viene ridotto della metà. Le agevolazioni previste si applicano a condizione che il datore di lavoro realizzi un incremento occupazionale netto, sia in regola con gli adempimenti contributivi nonché sia rispettoso dellapplicazione della contrattazione collettiva e delle misure in tema di collocamento mirato. Non va poi dimenticato che le misure previste dalla L. 26/2019 devono essere concesse nei limiti del regolamento disciplinante gli aiuti di Stato.

 

Modalità di assunzione

I datori di lavoro che comunicano al portale del programma del reddito di cittadinanza le disponibilità dei posti vacanti, devono rispettare le seguenti procedure.

Assunzione diretta

a) deve stipulare, presso il Centro per l’Impiego e contestualmente allassunzione agevolata, un patto di formazione con il quale garantisce al lavoratore un percorso formativo o di riqualificazione professionale;

b) il lavoratore assunto con l’incentivo non deve essere licenziato, nei primi 24 mesi, per motivi oggettivi. È ammissibile il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.

Assunzione per il tramite di un soggetto privato accreditato

Nel caso in cui il datore di lavoro assuma a tempo pieno e indeterminato un beneficiario del reddito di cittadinanza attraverso lattività svolta da un soggetto privato accreditato (Agenzia per il Lavoro), riceve, sotto forma di sgravio contributivo, un importo pari alla metà della differenza tra limporto corrispondente a 18 mensilità del reddito di cittadinanza e quello già goduto dal lavoratore stesso. Tale importo è incrementato di una mensilità, in caso di assunzione di donne e di soggetti svantaggiati, come definiti ai sensi dellart. 2 numero 4 del regolamento UE n. 651/2014. La restante metà dellammontare è riconosciuta al soggetto privato accreditato, sotto forma di sgravio contributivo.

Anche in questo caso, l’incentivo non potrà essere inferiore a 5 mensilità, elevate a 6 in caso di assunzione di donne e soggetti svantaggiati.

Tra gli obblighi che l’azienda deve rispettare per ricevere l’incentivo:

a) deve stipulare, presso il soggetto privato accreditato e contestualmente allassunzione agevolata, un patto di formazione con il quale garantisce al lavoratore un percorso formativo o di riqualificazione professionale;

b) il lavoratore assunto con l’incentivo non deve essere licenziato, nei primi 24 mesi, per motivi oggettivi. È ammissibile il licenziamento per giusta causa o giustificato motivo soggettivo.

Entrambi gli incentivi si applicano a condizione che il datore di lavoro, con l’assunzione agevolata, realizzi un incremento netto del numero di dipendenti a tempo pieno e indeterminato, a meno che, attraverso tale assunzione, si provveda alla sostituzione di lavoratori cessati dal servizio per pensionamento.

 

Limiti all'agevolazione

Tra le disposizioni normative trova spazio, allart. 8, l’esclusione dalle agevolazioni dei datori di lavoro che, nel triennio precedente all’assunzione, siano stati destinatari di provvedimenti sanzionatori, ancorché non definitivi, concernenti violazioni di natura previdenziale e/o in materia di tutela delle condizioni di lavoro, che costituiscono cause ostative al rilascio del Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc).

 

Controlli e vigilanza da parte degli Ispettori

Sul sito INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) è stato pubblicato il documento di programmazione della vigilanza per il 2019 nel quale vengono descritte le linee di indirizzo per lo svolgimento dei controlli in materia di lavoro, assicurazioni sociali e salute e sicurezza. Guardando alla parte di vigilanza sul lavoro, massima priorità viene attribuita al contrasto al lavoro nero e al caporalato, con particolare attenzione rivolta all’impiego di manodopera extracomunitaria priva di regolare permesso di soggiorno.

Attenzione sarà rivolta anche al rispetto della nuova disciplina in materia di lavoro a tempo pieno e di somministrazione per i richiedenti il reddito di cittadinanza: durante gli accessi, specie nei casi in cui si rileverà lavoro nero, verrà verificato se il lavoratore sia o meno beneficiario Rdc, con relativa necessità di poter “accedere a ogni utile informazione concernente i fruitori”, stante l’impianto sanzionatorio previsto dal D.L. 4/2019 (convertito dalla L. 26/2019).

Per concludere, dal 1.01.2019 sono in vigore le previsioni della L. 145/2018 in materia di maggiorazioni delle sanzioni per lavoro nero, condotte interpositorie e distacchi transnazionali, nonché per violazioni in materia di orario e sicurezza sul lavoro, a cui si aggiunge il meccanismo del raddoppio della sanzione per recidiva come descritto dalla circolare 2 e dalle note 1148 e 2594 del 2019, sempre dell’INL.

 

 

31/05/2019

 

www.studioansaldi.it

 

Studio Ansaldi srl – corso Piave 4, Alba (CN)

La riproduzione con qualsiasi mezzo è vietata. Tutti i diritti sono riservati.